Il portapane al profumo di caffè.

Quando ho invitato la mia amica Julia alla diretta del 27 gennaio speravo che mi proponesse il progetto del portapane.
Sicuramente molte delle mie amiche, appassionate di cucito, lo avranno già realizzato ma questo che vi spiegheremo lo trovo particolarmente grazioso per l’utilizzo della iuta.

Eh sì la vera, originale iuta che trasporta il caffè.
Julia vi consiglia di lavarla prima di lavorarla ma, soprattutto, di stirarla appena tolta dalla lavatrice, che una volta asciugata, vi risulterebbe molto più difficile.

Prima di descrivere questo grazioso progetto, ho il piacere di presentarvi Julia Iriarte, argentina da oltre vent’anni in Italia.
E’ la mia collega per il progetto BabelLab, una splendida iniziativa che vede la luce sul territorio novarese ma che ha ambizioni senza confini, grazie alla forza delle donne che ne fanno parte.

Siamo un team al femminile che cerca di coinvolgere altre donne, per lo più straniere o con difficoltà sociali per aiutarle, anche attraverso semplici progetti, a sviluppare una conoscenza tecnica per un inserimento professionale o per semplice piacere personale. Un piacere che si estende anche al confronto con culture, bisogni, storie diverse.

Ma Julia è anche presente in un’altra associazione molto attiva soprattutto all’estero che è Ohana odv che si descrive in modo sublime così “Ohana significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato”.

Infine, forse, Julia è anche volontaria della Croce Rossa…

La sua Pagina si chiama Cositas Inès, seguitela!

Dopo tanta bellezza umana però, è ora di passare a quella creativa.

Step 1

Come premesso, uno dei materiali protagonisti di questo progetto è la juta che abbineremo ad un cotone che ho scelto della StofFabrics, già usato per i Cestini portalavoro, o se preferite sul mio canale youtube potete trovare la Mascherina per Dormire 
Vi occorreranno due rettangoli uguali di cm. 60 x cm. 24

Step 2

Unite i diritti contro diritti ed seguite una cucitura ad un centimetro su tutto un lato lungo. Solitamente la juta recuperata dai sacchi per il caffè, deve parte della sua bellezza anche alle scritte e ai disegni che la personalizzano. Se il rettangolo che avete ricavato ha parte di questi fregi, cucite sul lato privo di decori.

Step 3

Aprite il lato appena realizzato e stirate. Questo passaggio sarà apprezzato allo step successivo. Quindi piegate come mostrato in foto.

Step 4

Eseguite una cucitura sui restanti lati,  lasciando un margine libero al centro  del tessuto in cotone.

Step 5

Create la profondità della base ripiegando gli angoli in modo da far combaciare le cuciture. Con l’accessorio Hot Hammer della Clover sarà semplice e preciso. Segnate ai lati cm. 5 ed unite queste distanze con la penna gessetto. Allo stesso modo farete per gli altri angoli di entrambi i tessuti.

Step 6

Con il piedino 50 doppio trasporto della Bernina, cucire più strati di juta sarà semplice come per gli angoli in solo cotone.

Step 7

Rivoltate al diritto attraverso l’apertura lasciata al passaggio precedente che chiuderete con dei punti di cuitura naacosta o una semplice impuntura a macchina, libera scelta.

Step 8

Rivoltate al diritto il bordo superiore mostrando il contrasto con il tessuto fantasia del cotone.
Come avete visto, semplice e veloci cuciture per realizzare un cestino portapane molto grazioso ed originale grazie all’abbinamento di materiali così diversi.

Per enfatizzare questo aspetto “naturale” abbiamo preferito non impunturare il bordo superiore del portapane, anche questa sarà una vostra scelta.

Un grazie di cuore ad Julia che ci ha regalato, con la sua simpatia, un nuovo progetto da fare e rifare non solo come portapane, io ad esempio appena la stagione me lo consentirà, li userò per contenere i vasi da sfoggiare sulla mia terrazza.

Ma per ora li uso come porta lavoro

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Se vi è piaciuta la diretta che potete rivedere cliccando QUI, invitate i vostri amici a seguirmi così da godere di questa e tante altre dirette.

Ma che bello il portapane della mia eclettica e bravissima amica Angela Ladiana che ha personalmente dipinto il tessuto con la tecnica batik usato per l’interno.

Applausi