Pane al Grano Saraceno – Bread Gluten free
Ma perchè mi piace così tanto il pane?
Forse perchè sono cresciuta a pane zucchero e olio, oppure perchè la mia terra d’origine è famosa per un pane esportato in tutto il mondo per bontà e duratura?!
Fatto sta che quel pane, così amato, per un pò devo dimenticarmelo.
Domenica 25 aprile decido, un pò per salute un pò per vanità, di cambiare stile di vita iniziando dalla tavola e tutto parte da una visita di medicina funzionale.
Cosa essa sia lo lascio spiegare ai professionisti o meglio ancora, alla prossima visita, mi farò rilasciare dal dottore una descrizione esauriente perchè quando si parla di salute, è bene non indossare ruoli che non ci appartengono.
Per ora vi dico solo che, tanto per cambiare, anche questa sezione della medicina vede nel frumento e nel latte vaccino, dei nemici da evitare.
Ma io sono il classico cliché italiano, amo la pasta, il pane, la pizza e ci metto anche i dolci che, da nord a sud, contribuiscono a rendere magnifica questa terra, oddio solo a scrivere mi è venuta fame.
Ok sono convint, come non mai, che ci voglio provare e voi tutti sarete testimoni del mio esperimento.
Il dottore mi elenca una serie di prodotti alternativi e tra questi c’è il grano saraceno che conosco bene perchè, le ho provate tutte, tempo fa sperimentai anche la dieta del gruppo sanguigno.
Quindi la ricetta che segue, molto personalizzata, sostituisce il pane di cui sono ghiotta e ve la vado a descrivere.
Step 1
Sciogliete mezzo panetto di lievito di birra in una ciotolina con acqua tiepida, equivalente più o meno ad 1 bicchiere.
In un contenitore più grande versate 500 gr. di grano saraceno.
Step 2
Aggiungete 3 cucchiai di olio evo ( una volta lo si scriveva tutto per intero, extra vergine d’oliva), e uno o due bicchieri d’acqua che, per abitudine, quando lavoro degli ingredienti che devono lievitare, scelgo gassata.
Step 3
Facciamo una premessa fondamentale, questo impasto è totalmente diverso dal classico composto del pane al quale siamo abituate. Innanzitutto resterà sempre un pò molliccio quindi non spaventatevi se non prenderà consistenza. Lavoratelo ben ben con una forchetta così da amalgamare gli ingredienti. Coprite con una pellicola e lasciate riposare tantissime ore, dalle 8 in su.
Step 4
Quando avevo deciso di fare il pane era già un pochino tardi quindi il calcolo delle 8/10 ore mi costringeva ad alzarmi dal letto in piena notte e io non sono così masochista.
In pratica ho ripreso al mattino successivo quindi con una lievitazione molto più lunga.
Togliete la pellicola ed aggiungete un cucchiaino di sale. Rimescolate bene per distribuire l’ultimo ingrediente, il sale appunto, che deve sempre essere aggiunto lontano dal lievito per impedire che blocchi la crescita.
Rimettete la pellicola e lasciate che riposi ancora un’ora.
Step 5
Versate il composto in un contenitore adatto, io avevo una tortiera da plum cake e neanche tanto bella da vedere ma molto funzionale. Lasciate che il composto riposi ancora protetto dalla pellicola.
Step 6
Lo so lo so, ma quanto deve lievitare? In effetti un bel pò ma del resto questo renderà il pane più digeribile. Togliete la pellicola e aspettate ancora un’oretta, intanto perchè non realizzate un bel progetto di cucito come Il Porta Torta 2.0?
Step 7
Preriscaldate il forno ben caldo, solitamente la temperatura massima è 250′. Quando è caldissimo, posizionate il pane sul ripiano più alto per una decina di minuti.
Step 8
Quindi abbassate la temperatura ( 180′) e la posizione del pane sul ripiano più basso. Seguendo la descrizione, il pane, visto anche le tante ore di lievitazione, si sarebbe dovuto gonfiare come un dirigibile. Peccato che sul più bello il mio forno ha detto ciao ciao 🙁
Step 9
Facendo finta che non sia successo nulla, a cottura ultimata, togliete il pane dal contenitore e lasciatelo asciugare su una griglia.
Step 10
Una volta raffreddato potete tagliarlo a fette e vi dirò, nonostante la cottura sofferente che ha pregiudicato la lievitazione, il pane è venuto bene e saporito.
Vista anche la lunga lavorazione, ho avuto l’attenzione di riporlo in una busta per alimenti e quindi nel frigorifero. In questo modo è durato molti giorni, proprio come quello con il quale sono cresciuta e che, ancora oggi, mi manca tantissimo.
Buon Appetito
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